Dopo il guadagno di oltre 3 punti percentuali la settimana scorsa, la risalita del prezzo del petrolio continua nonostante il volume di scambi sia ridotto a causa del clima festivo.
Il petrolio Brent ha superato gli 81 dollari al barile, mentre il WTI è salito oltre quota 76.
Gli investitori continuano a monitorare gli sviluppi geopolitici in Medio Oriente, poiché i recenti attacchi degli Houthi alle navi hanno interrotto il commercio globale. Nel frattempo, la danese Maersk ha dichiarato domenica che si sta preparando a riprendere le operazioni sul Mar Rosso e nel Golfo di Aden, mentre viene formata una task force marittima multinazionale per proteggere le navi commerciali nell’area.
Sempre dal lato dell’offerta, i paesi membri dell’OPEC hanno confermato il loro impegno verso una politica di tagli produttivi dopo l’uscita dell’Angola dal gruppo di produttori venerdì a causa di disaccordi sulle quote.
Dal lato della domanda, ulteriori segnali di allentamento dell’inflazione statunitense hanno rafforzato le aspettative secondo cui la Federal Reserve inizierà a tagliare i tassi di interesse il prossimo anno, rafforzando la crescita globale e le prospettive della domanda energetica.
Questo ha indebolito il dollaro, rafforzando di conseguenza il petrolio che è inversamente correlato al biglietto verde americano.
