Gli attesi dati sul lavoro Usa non scuotono più di tanto il mercato, anche se risultano migliori delle aspettative e rafforzano l’opinione secondo cui la Fed dovrebbe aspettare più a lungo con i tagli dei tassi. Tuttavia l’indagine ISM PMI non ha soddisfatto le aspettative, alimentando la convinzione che la banca centrale Usa non possa tirare la corda ancora molto a lungo.
L’economia statunitense ha aggiunto 216.000 posti di lavoro nel dicembre 2023, più dei 173.000 di novembre e ben al di sopra delle previsioni di mercato di 170.000.
L’aumento totale di posti di lavoro per il 2023 ha raggiunto 2,7 milioni, il più piccolo incremento annuo dal 2019 (escludendo l’anno pandemico 2020). Corrisponde a un aumento mensile medio di 225.000.
Il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti rimane stabile al 3,7% a dicembre, leggermente al di sotto del consenso del mercato del 3,8%, influenzato da un rallentamento dei nuovi ingressi nella forza lavoro. Inoltre è aumentato di 6mila unità il numero dei disoccupati, che ammontano a 6,27 milioni.
La retribuzione oraria media è aumentata di 15 centesimi, o dello 0,4%, a dicembre. Superiore alle stime di mercato dello 0,3%. Negli ultimi 12 mesi, la retribuzione oraria media è aumentata del 4,1%, rispetto al 4% del mese precedente e al di sopra delle previsioni di mercato del 3,9%.
Secondo lo strumento FedWatch del CME, le probabilità di un taglio di 25 punti base del tasso dei fondi federali sono scese al 53,6%, in calo rispetto al 62,3% di giovedì e al 73,4% di una settimana fa.
Tuttavia, dopo aver raggiunto il massimo di tre settimane a quota 103,1, il Dollar Index è sceso a 102,0. Il cambio EURUSD si riavvicina a quota 1,10. Invece il rendimento dei titoli del Tesoro a 10 anni è salito fino al 4,08%, il livello più alto da metà dicembre, ma poi ha ceduto parte di questo incremento.