E’ tornata a salire l’inflazione sui base annua in Canada, anche se si tratta di una fiammata che gli esperti si aspettavano. Intanto il dollaro canadese perde ancora quota rispetto all’USD, tornato sui massimi di un mese.
Il tasso di inflazione annuale in Canada è salito al 3,4% a dicembre, rispetto al 3,1% del mese precedente. Si tratta della prima accelerazione dell’indice dei prezzi al consumo in quattro mesi. Più preoccupante è l’accelerazione dell’IPC medio (quello che esclude una parte dei beni più volatili), che ha inaspettatamente accelerato fino al massimo di quattro mesi del 3,7%.
Il risultato è coerente con il segnale della Banca del Canada secondo cui l’inflazione principale dovrebbe rimanere ostinatamente elevata, vicino alla soglia del 3,5% fino alla metà del prossimo anno.
Questi dati sostengono la view dei policy makers canadesi, secondo i quali un altro aumento dei tassi potrebbe essere ancora necessario per combattere l’inflazione. Di sicuro gli ultimi report allontanano la possibilità che la BoC possa effettuare dei tagli di qui a breve. Il mercato ritiene più probabile che possano cominciare a luglio.
Ecco perché sul fronte valutario, il dollaro canadese si è deprezzato rispetto a quello americano, con il cambio USDCAD che è salito oltre 1,345, toccando il livello più forte da oltre un mese.
Nel frattempo il rendimento dei titoli di stato canadesi a 10 anni ha esteso il suo recente aumento avvicinandosi al livello del 3,3% a gennaio, il massimo da oltre un mese, seguendo il balzo dei rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi.
