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Canada, la BoC conferma i tassi. USDCAD si riavvicina a 1,35

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Il Consiglio direttivo si dice ancora preoccupato per i rischi sulle prospettive dell’inflazione, dopo che gli indicatori preferiti dell’inflazione core sono aumentati a dicembre

In attesa del meeting di politica monetaria della BCE (giovedì), è la Bank of Canada ad annunciare le sue prime decisioni di questo 2024. L’istituto canadese ha mantenuto il costo del denaro al 5% per la quarta volta consecutiva, come era previsto dal mercato. I tassi di interesse rimangono così al livello più alto degli ultimi 22 anni.

Il Consiglio direttivo si dice ancora preoccupato per i rischi sulle prospettive dell’inflazione, in particolare quella della crescita dei prezzi sottostanti dopo che gli indicatori preferiti dell’inflazione core sono aumentati inaspettatamente a dicembre.

Proprio questo ha giustificato la continuazione della politica monetaria restrittiva, nonostante il notevole rallentamento dell’attività economica (la banca sottolinea in particolare che i consumatori hanno ridotto la spesa, le imprese hanno diminuito gli investimenti e le condizioni del mercato del lavoro si sono allentate).

La banca centrale prevede che l’inflazione complessiva rimanga invariata intorno alla soglia del 3% durante la prima metà dell’anno, prima di raggiungere l’obiettivo del 2% nel 2025. I mercati attualmente scontano il primo taglio dei tassi da parte della BoC a giugno, mentre in precedenza era visto tra marzo e aprile.

Dopo il meeting della BoC, il dollaro canadese si è deprezzato. Il cambio USDCAD è salito a oltre 1,345, avvicinandosi al massimo di un mese toccato lo scorso 17 gennaio.
Nonostante la momentanea debolezza del dollaro USA, i mercati hanno penalizzato il loonie proprio per via delle mutate prospettive circa il primo taglio dei tassi da parte della BoC, che non potrà ancora essere tardato a lungo viste le diffcoltà dell’economia canadese.

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