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Euro ancora fiacco, il cambio EURUSD non si rialza da 1,075

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Sulla moneta unica pesa l’aspettativa che la FED effettuerà i primi tagli dei tassi almeno ad aprile

Continua a muoversi poco l’euro, che ondeggia attorno a quota 1,075 rispetto al dollaro, dopo aver toccato il minimo di due mesi e mezzo negli ultimi giorni.
Sulla moneta unica pesa l’aspettativa che la FED effettuerà i primi tagli dei tassi almeno ad aprile, se non oltre. Fino a pochi giorni fa il mercato riteneva possibile che la banca centrale Usa avrebbe cominciato le sforbiciate già a marzo, e questo aveva indebolito il biglietto verde.
Lo scenario invece si è ribaltato, e il dollaro ha ripreso vigore negli ultimi giorni.

Allo stesso tempo, gli investitori prevedono che la BCE si prenderà tutto il tempo necessario prima di prendere in considerazione un allentamento della politica monetaria, nonostante la pubblicazione di dati economici deboli. In particolar modo hanno deluso le vendite al dettaglio dell’Eurozona e la produzione industriale tedesca (che si è contratta per il quarto mese consecutivo).

Il membro del consiglio della BCE Isabel Schnabel ha sottolineato in un’intervista al Financial Times l’importanza della pazienza nel considerare gli aggiustamenti dei tassi di interesse, citando le preoccupazioni sulla possibilità di una ripresa dell’inflazione.
Le proiezioni indicano circa 125 punti base di tagli dei tassi di interesse da parte della BCE quest’anno, in calo rispetto ai 160 punti base previsti alla fine di gennaio.

Il cambio EURUSD fatica così a risalire la china, come sta accadendo dal mese di dicembre. All’epoca il rapporto tra le due valute era di 1,11, ma poi ha imobccato un trend discendente, che l’ha portato a violare anche i minimi di dicembre.

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