Comincia con uno spunto positivo la settimana del dollaro australiano, che guadagna qualche decimo rispetto al collega americano. Il cambio AUDUSD si mantiene oltre la soglia di 0,65, anche se rimane in prossimità dei minimi dal novembre scorso.
Gli investitori stanno valutando ancora gli ultimi commenti da parte della Reserve Bank of Australia. Settimana scorsa il governatore Bullock ha chiarito che non è necessario che l’inflazione scenda al target del 2,5% per poter procedere ad un taglio del costo del denaro. Tuttavia lo stesso governatore non se l’è sentita di escludere un ulteriore intervento al rialzo, se sarà necessario.
La Banca Centrale ha mantenuto i tassi di interessi stabili durante il meeting di febbraio, ma ha avvertito che il tasso di inflazione continua ad essere elevato, pur essendoci stato un calo più marcato delle aspettative nel quarto trimestre. L’indice dei prezzi al consumo del paese è aumentato del 4,1% su base annua, più lentamente del 5,4% registrato nel terzo trimestre e inferiore al 4,3% previsto.
Sull’andamento del dollaro australiano sta pesando anche l’incertezza riguardo alle prossime mosse della Federal Reserve americana. La banca statunitense ha praticamente eliminato la possibilità di un taglio dei tassi nel mese di marzo, ma gli investitori non hanno la certezza che la prima manovra comandante possa avvenire già ad aprile.