Dopo la giornata debole di ieri, a seguito dell’inflazione USA, le Borse europee rialzano la testa e chiudono in frazionale progresso. A dare un segnale di buonumore è anche il dato sull’inflazione britannica che rimane ferma, contro le attese di una nuova fiammata.
La Borsa di Milano chiude in rialzo dello 0,63%, con l’indice a 31.329 punti, ai massimi da giugno 2008.
A Piazza Affari corre Leonardo +6,06%, grazie all’upgrade di Banca Akros (che conferma la raccomandazione Buy) e al possibile interesse per l’unità veicoli difesa di Iveco (+1,43%).
Sugli scudi anche Nexi +4,22% (grazie alle indiscrezioni su un’offerta da 800 milioni per la rete nazionale interbancaria ricevuta dal fondo F21) e Interpump +5,33%.
Ancora tonica Mps, +2,85%, così come tra le banche si muove in avanti Unicredit +1,28%, su nuovi massimi da otto anni.
Nel risparmio gestito rimbalzano Banca Mediolanum +2,18% e Azimut +1,31%.
Sale Telecom +1,93%, nel giorno di presentazione dei risultati preconsuntivi per l’esercizio 2023.
I peggiori del giorno sono Pirelli (-1,17%) e BPER (-1,12%).
Anche il resto d’Europa chiude in rialzo. Il FTSE100 di Londra (+0,75%), Parigi (+0,68%) e il di Francoforte (+0,38%), Amsterdam +0,12%.
Wall Street chiude in rialzo.Lo segna +0,96%, il +0,40% mentre il +1,30%.