La tanto temuta fiammata dell’inflazione per adesso non c’è stata. Nel Regno Unito la corsa dei prezzi è rimasta stabile a gennaio, togliendo un po’ di pressione alla Bank of England, e penalizzando la sterlina.
Il tasso di inflazione è rimasto invariato al 4,0% a gennaio 2024, vicino al minimo biennale di novembre e al di sotto delle aspettative del mercato del 4,2%. Tuttavia, continua ad essere il doppio rispetto all’obiettivo della Banca d’Inghilterra.
Nel frattempo, il tasso annuale di inflazione di fondo, che esclude voci volatili come energia e cibo, è rimasto stabile al 5,1%, leggermente al di sotto del consenso del mercato del 5,2%.
Il dato sull’inflazione ha penalizzato la sterlina britannica, che è scesa sotto 1,26 dollari (GBPUSD), perché la Bank of England potrebbe anticipare i tempi dei tagli dei tassi. Tuttavia, la crescita salariale è rallentata meno del previsto alla fine del 2023, suggerendo che il mercato del lavoro potrebbe impiegare più tempo per raffreddarsi, e questo pone un ostacolo alle manovre accomodanti della Banca d’Inghilterra.
Questa settimana saranno pubblicati anche i dati sul PIL del Regno Unito, con le aspettative del mercato che indicano una contrazione dello 0,1% nel quarto trimestre, che spingerebbe il Regno Unito in una recessione tecnica.