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Svezia, inflazione oltre le attese. Nuova pressione sulla Riksbank

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Il tasso è aumentato al 5,4%, il mercato si aspettava 5,1%. Questo potrebbe allontanare i primi tagli dei tassi da parte della banca centrale

L’inflazione supera le aspettative in Svezia, riaccendendo la pressione sulla Riksbank, che appena un paio di settimane fa si era mostrata più ottimista riguardo alla possibilità di anticipare i tagli ai tassi di interesse.

Secondo i dati diffusi oggi, il tasso di inflazione annuale in Svezia è aumentato al 5,4% a gennaio, rimbalzando dal minimo di 22 mesi del 4,4% del mese precedente, anche se il mercato si aspettava una piccola fiammata, non pensava che sarebbe stata superiore al 5,1%.
Su base mensile, i prezzi al consumo sono diminuiti dello 0,1% a gennaio, dopo un aumento dello 0,7% a dicembre.

Ad inicidere sulla nuova crescita dell’inflazione sono stati i prezzi per l’edilizia abitativa e i servizi pubblici (10,1% rispetto al 3,3% di dicembre 2023), trainati dall’elettricità, dalle tariffe mensili per gli appartamenti di proprietà degli inquilini e dai costi dei mutui per le abitazioni occupate dai proprietari.

La nuova fiammata dei prezzi arriva dopo che la Riksbank ha confermato i tassi di interesse al 4% nel meeting di gennaio, dicendo che vi erano minori rischi che l’inflazione si potesse stabilizzare a livelli pericolosamente alti. Questo aveva suggerito un possibile taglio dei tassi prima di quanto precedentemente previsto, anche per dare sostegno all’economia svedese, che è cresciuta dello 0,1% nell’ultimo trimestre del 2023, mancando le previsioni del mercato di un’espansione dello 0,3%.

Lo scenario non ha inciso granché sulla corona svedese, anche perché la giornata sui mercati è resa fiacca dalla chiusura per festività negli USA. Il cambio USDSEK rimane oltre 10,40, ma a una certa distanza dai massimi di 3 mesi toccati durante questo mese di febbraio.

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