I numeri sul lavoro rafforzano le aspettative che la Fed possa iniziare a tagliare i tassi di interesse a giugno prossimo. Ma in definitiva questo non crea grandi scosse sul mercato valutario, dove il Dollar Index si muove poco.
I Non Farm Payrolls sono stati superiori alle previsioni, visto che il dipartimento del lavoro evidenzia 275.000 nuovi posti (contro stime intorno a 200 mila), anche se i numeri di gennaio sono stati pesantemente rivisti al ribasso (da 335 mila ipotizzati in precedenza a 229 mila).
Inoltre sale inaspettatamente la disoccupazione al 3,9%, che si pensava restasse ferma al 3,7%.
La crescita salariale è invece stata più blanda del previsto, appena 0,1%, che rappresenta l’aumento salariale più basso da febbraio 2022. Negli ultimi 12 mesi, la retribuzione oraria media è aumentata del 4,3% a febbraio, dopo un aumento del 4,4% rivisto al ribasso nel mese precedente e rispetto alle stime di mercato del 4,4%.
Come detto, questi dati non hanno spostato granché il Dollar Index, che viaggia su 102,7, ossia il livello più basso da metà gennaio.
Nel corso della settimana, il biglietto verde ha perso oltre un punto percentuale.
Il rapporto sull’occupazione ha mostrato che il mercato del lavoro sta mostrando segni di raffreddamento, rafforzando le scommesse sulla Fed prossima ad iniziare a tagliare i tassi di interesse. Gli investitori stanno attualmente assegnando una probabilità di quasi il 57% di una riduzione di 25 punti base del tasso dei fondi federali a giugno.
Questa settimana, il presidente Powell ha dichiarato al Congresso che la Fed deve ancora acquisire maggiore fiducia nel fatto che l’inflazione si stia muovendo in modo sostenibile al 2% prima di tagliare i tassi, anche se non è lontano da esso.