La settimana del petrolio si è chiusa con uno spunto positivo, dopo diversi giorni di incertezza. Gli investitori hanno reagito positivamente alle rassicurazioni dell’OPEC riguardo al pieno rispetto della politica dei tagli alla produzione, da luglio a settembre per bilanciare il mercato.
“Il raggiungimento della conformità al 100% da tutti i paesi partecipanti non è solo giusto ed equo, ma vitale per gli sforzi di riequilibrio in corso e tempestivi e per contribuire a garantire una stabilità sostenibile del mercato petrolifero“, ha affermato il gruppo di 23 membri in una nota.
Entro lunedì, quei paesi che finora erano rimasti indietro con i tagli dovranno presentare il loro programma di indennizzo. Cosa che hanno già fatto Iraq e Kazakistan.
Intanto le aspettative che la domanda di energia risalirà grazie alla graduale riapertura di diverse economie, hanno sostenuto i prezzi del greggio.
Un effetto analogo lo ha avuto il dato di Baker Hughes sulle piattaforme petrolifere negli Stati Uniti, sceso per la settima settimana successiva.
Il petrolio era scivolato fino a 35, dove però ha trovato un buon supporto che ha riacceso la corsa al rialzo. La settimana si chiude oltre quota 39 dollari al barile. Tuttavia l’EMA 200 giorni che si trova poco al di sopra del prezzo, offrirà una forte resistenza che renderà difficile supererare il livello di $ 41 (fonte grafica broker ).
Il ha nel frattempo prima perso e poi ritrovato la soglia psicologica di 40.
Sia che hanno avuto il loro settimo aumento settimanale consecutivo, grazie al costante miglioramento della domanda.