Le crescenti tensioni sul fronte geopolitico e il timore di attentati terroristici anche nel Vecchio Continente deprimono l’umore del mercato. L’ulteriore colpo arriva dai numeri sul mercato del lavoro americani, più forti del previsto, che sembrano allontanare i tagli dei tassi da parte della FED.
La Borsa di Milano chiude in forte calo (-1,29%), l’indice scende a 34.010 punti.
A Piazza Affari brillano ENI (+1,04%) e Leonardo (+0,82%), quest’ultima sostenuta dalle tensioni belliche globali.
In fondo a paniere ci sono soprattutto le utility: Snam -3,95%, Italgas -3,65%, Terna -2,62%, Enel -2,3%.
Male il settore bancario: Banca Mps -3,13%, Unicredit -1,55% e Intesa -1,65%.
Male anche Telecom -1,27%, dopo l’annuncio di un finanziamento ponte da 1,5 miliardi di euro in vista del closing dell’operazione di cessione di NetCo.
Anche il resto l’Europa chiude in rosso. Il di Francoforte -1,2%, Parigi -1,1% e Londra -0,8%, Madrid -1,63% e Amsterdam -0,4%.
A Wall Street chiusura in rialzo. Lo segna +1,11%, il +0,80% mentre il +1,24%.