Non sono giunte sorprese dalla Nuova Zelanda, dove il Monetary Policy Committee della banca centrale ha deciso di lasciare il tasso ufficiale al 5,50%. E’ la sesta volta consecutiva che la Reserve Bank of New Zealand ha confermato il tasso ufficiale di liquidità (OCR).
Secondo la Reserve Bank of New Zealand l’economia continua ad evolversi come previsto, dopo essere caduta in una recessione tecnica nel quarto trimestre.
L’inflazione intanto nel quarto trimestre del 2023 è scesa al 4,7% (minimo di due anni e mezzo), ma comunque al di sopra dell’intervallo obiettivo compreso tra l’1 e il 3%. Per questo i responsabili di politica monetaria ritengono che sia “necessario un orientamento restrittivo per ridurre ulteriormente le pressioni sulla capacità e l’inflazione“.
Dopo la riunione della RBNZ, il dollaro neozelandese si è leggermente rafforzato rispetto al “collega” americano. Il cambio NZDUSD è salito infatti sopra 0,606, raggiungendo i livelli più alti in quasi tre settimane.
Tra gli investitori c’è comunque molta prudenza, visti i prossimi appuntamenti con la lettura delle minute della FED e l’inflazione negli USA, che potrebbe guidare ulteriormente le prospettive della politica monetaria americana.
Intanto il rendimento dei titoli di stato a 10 anni della Nuova Zelanda è sceso al 4,7%, ritirandosi dai massimi di sei settimane.