I timori di stagflazione si abbattono sulle Borse Europee che chiudono in calo la giornata. Dagli USA arrivano una lettura debole del Pil del primo trimestre, mentre l’inflazione è stata più forte del previsto. L’andamento dei listini è influenzato anche dalle trimestrali di importanti società del Vecchio Continente.
La Borsa di Milano chiude in calo (-0,97%), con l’indice scende a 33.939 punti.
Soltanto 6 titoli sono in verde sul listino principale. Spicca Bper +1,92%, ma vanno in rialzo anche Stm (+0,98%, nonostante la trimestrale abbia deluso), Monte Paschi (+0,56%), Erg (+0,83%), Hera (+0,83%), Eni (+0,12%).
Male in generale le banche: Popolare di Sondrio -0,93% (nonostante la promozione di Fitch), Intesa -0,4% e Unicredit -0,57%.
Cade anche Iveco -3,14%, soffrono anche Nexi -2,98%, Prysmian -2,71%, Leonardo -2,56%.
Il lusso arretra: Cucinelli -2,02%, Moncler -3,05%.
Il resto d’Europa chiude in rosso. Scende il di Francoforte (-0.87%) così come Parigi (-0,9%) e Madrid (-0,41%). Nel rosso panorama europeo si salva Londra, +0,49%.
Wall Street chiude in calo. Lo segna -0,46%, il -0,98% mentre il -0,64%.