Dopo 8 anni la banca centrale della Svezia torna a tagliare il costo del denaro. Nella riunione di maggio, la Riksbank ha infatti portato il tasso di interesse al 3,75%, sforbiciandolo di 25 punti base. E’ quanto si aspettavano i mercati.
Secondo i responsabili di politica monetaria della Riksbank, l’inflazione si sta avvicinando al target (a marzo è scesa al 4,1% ed è ben al di sotto del record di 10,6% segnato un anno fa) e siccome l’economia resta debole, è necessario fornirgli uno stimolo.
Riguardo all’inflazione, le prospettive restano comunque incerte e ci sono rischi di risalita, legati principalmente alla forte economia americana, alle tensioni geopolitiche e al tasso di cambio della corona. L’aggiustamento della politica monetaria in futuro dovrebbe quindi essere improntato alla cautela, con tagli graduali del tasso di riferimento.
Secondo i policy makers svedesi, il tasso ufficiale verrà tagliato altre due volte durante la seconda metà dell’anno.
La decisione della banca centrale svedese ha indebolito la corona svedese. Il Cambio è salito a 10,9, dopo aver disegnato un “doppio minimo” su quota 10,8. Dall’inizio dell’anno la valuta svedese ha ceduto circa il 7% rispetto al biglietto verde americano, perché i tanto attesi tagli dei tassi da parte della FED potrebbero avvenire soltanto a settembre.
Intanto la corona perde terreno anche rispetto all’euro. Il cambio EURSEK sale infatti a 11,7, avvicinandosi ai minimi di novembre.