I dati sul lavoro pubblicati questo martedì hanno fatto aumentare le probabilità che la Bank of England ridurrà presto i tassi di interesse, dopo averli lasciati fermi nella riunione di maggio (con due membri che avrebbero voluto un taglio). Tuttavia, la sterlina continua a guadagnare terreno sul dollaro ().
Mentre il numero di dipendenti occupati nel Regno Unito è diminuito di 85mila unità, il tasso di disoccupazione è aumentato per il terzo mese consecutivo, arrivando al 4,3% nel trimestre da gennaio a marzo (nel periodo precedente era stato 4,2%). Si è trattato del dato più alto da maggio a luglio 2023.
Intanto la crescita dei salari nel Regno Unito è rimasta invariata rispetto al trimestre precedente al 6%, in linea con le previsioni della Banca d’Inghilterra, ma ben al di sopra delle stime del mercato.
Al netto dell’inflazione, la crescita salariale in termini reali è rimasta stabile all’1,7%. E’ il decimo mese consecutivo in cui i salari crescono più velocemente dell’inflazione.
Questi dati sul lavoro accrescono l’incertezza sull’avvio o meno del ciclo di tagli della BoE nella prossima riunione. La possibilità di un taglio dei tassi da parte della BoE a giugno è salita al 50%, con gli operatori che prevedono tagli di due quarti di punto entro la fine dell’anno.
Sul mercato valutario intanto la sterlina britannica si è riavvicinata a 1,26 dollari () sui massimi di oltre un mese.
Nelle ultime due settimane la valuta britannica ha guadagnato terreno grazie alla crescita economica interna più forte delle attese ma soprattutto grazie alla debolezza del dollaro, per via delle rinnovate aspettative di un taglio dei tassi FED a settembre.
Intanto il rendimento dei titoli di Stato a 10 anni del Regno Unito è sceso a circa il 4,14%.