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Canada, l’inflazione dà una sponda alla BoC per tagliare i tassi. USDCAD in salita

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Il mercato è convinto che la BoC farà un taglio di 25 punti base a giugno

L’andamento dell’inflazione in Canada – sui minimi di 3 anni – offre una sponda alla banca centrale per tagliare i tassi di interesse (che ha mantenuto il suo tasso chiave a 5 % ad aprile), e finisce per spingere al ribasso il dollaro canadese.

Ad aprile il tasso di inflazione annuale è sceso al 2,7% (rispetto al 2,9% precedente), un valore in linea con le aspettative del mercato nonché il più basso da marzo 2021. Rispetto al mese precedente, l’IPC canadese è aumentato dello 0,5%. Nel frattempo, il tasso core è sceso per il quinto mese consecutivo all’1,6%, anch’esso il più basso dal 2021, mentre il tasso core mediano ha rallentato più del previsto, attestandosi al 2,6%.

Questo report è coerente con le aspettative della Bank of Canada, secondo cui l’inflazione dovrebbe rimanere vicina al 3% nel primo semestre per poi scendere sotto il 2,5% nella seconda parte dell’anno.

Tutto questo rende sempre più concreta la prospettiva di un taglio al costo del denaro nel meeting di giugno. Del resto lo stesso governatore Tiff Macklem ha di recente affermato che il contesto economico è in una direzione che consente futuri tagli dei tassi.

Le probabilità di un taglio dei tassi a giugno sono salite al 48% (dal 40% prima del rilascio dell’IPC), e il mercato è convinto che la BoC dovrebbe fare un taglio di 25 punti base.

Sul fronte valutario, queste novità hanno appesantito il dollaro canadese. Il cambio USDCAD è salito a 1,365, allontanandosi ulteriormente dai massimi di cinque settimane toccati all’inizio del mese.
Intanto il rendimento delle obbligazioni canadesi a 10 anni si avvicina al minimo di un mese, verso quota 3,6%.

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