Si sta chiudendo una settimana difficile per l’euro, che si affaccia di nuovo sotto la soglia di 1,07 rispetto al dollaro dopo gli ultimi dati macro deboli che arrivano dalla Eurozona.
La produzione manifatturiera si è inaspettatamente contratta a un ritmo più marcato nell’Eurozona, in Germania e in Francia. Secondo le stime preliminari, il PMI manifatturiero dell’Eurozona è sceso a 45,6 nel giugno 2024, il minimo di sei mesi. Si tratta del quindicesimo mese consecutivo di calo della produzione manifatturiera, dovuto al calo dei nuovi ordini, degli ordini di esportazione e dell’occupazione.
Anche il settore dei servizi ha registrato un sorprendente rallentamento nell’Eurozona e in Germania e un calo maggiore in Francia (è sceso a 52,6 a giugno, al di sotto delle previsioni di 53,5). La lettura ha indicato l’espansione più blanda degli ultimi tre mesi.
Tutto questo fa pensare che la BCE potrebbe tagliare ancora i tassi di interesse durante il periodo estivo, così da stimolare l’economia che sta attraversando una fase difficile.
Il cambio è scivolato sui minimi di oltre un mese sotto la soglia di 1,07, accumulando una perdita di circa il 2% durante questo mese di giugno. Il rapporto tra le due valute fa temere un possibile scivolamento verso il supporto a 1,067 (di aprile).
La valuta unica era già sotto pressione in precedenza, dopo che le recenti elezioni avevano evidenziato possibili turbolenze politiche in arrivo, soprattutto in Francia.