Il report sul lavoro degli Stati Uniti stappa il mercato proprio prima del weekend, perché i dati più deboli del previsto hanno alimentato le preoccupazioni per un rallentamento dell’economia, spingendo così le aspettative che la FED comincerà un ciclo intenso dei tagli dei tassi.
L’ultimo resoconto sui Non Farm Payrolls ha evidenziato che l’economia statunitense ha aggiunto 114.000 posti di lavoro a luglio, ben al di sotto dei 179.000 rivisti al ribasso di giugno e delle previsioni di 175.000. Si tratta anche del livello più basso degli ultimi tre mesi. Tutto questo segnala che il mercato del lavoro a stelle e strisce si sta raffreddando.
Intanto il tasso di disoccupazione è balzato inaspettatamente al 4,3%, il massimo da ottobre 2021, al di sopra delle aspettative del mercato che pensava sarebbe rimasto al 4,1%.
Invece la corsa dei salari è rallentata più del previsto. La retribuzione oraria media infatti è aumentata dello 0,2%, dopo lo 0,3% del mese precedente che era anche il valore atteso dal mercato.
Secondo i mercati, questo scenario potrebbe spingere la Federal Reserve a tagliare i tassi di 100 punti base quest’anno, con una sforbiciata di 50 punti e altre due da 25 punti base nelle tre restanti decisioni dell’anno.
Questa convinzione ha messo pressione sul dollaro. L’Index è sceso sotto 103,7, il minimo in oltre quattro mesi, mentre il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni ha toccato il 3,79%, il livello più basso da dicembre 2023.