In occasione de meeting di agosto, la Bank of Korea ha mantenuto invariato il tasso base al 3,5%. Si tratta della tredicesima volta consecutiva in cui la banca centrale di Seul conferma il livello del costo del denaro.
Il comitato di politica monetaria della BoK ha aggiunto che studierà il momento opportuno per un taglio dei tassi, mantenendo una politica monetaria restrittiva.
La decisione è stata presa in virtù di segnali economici contrastanti. Da una parte l’inflazione si è attenuata (nonostante il rimbalzo avvenuto a luglio), ma dall’altra il debito delle famiglie è aumentato e i prezzi delle case sono saliti alle stelle dopo le recenti misure governative.
Il consiglio di politica monetaria ha evidenziato che le aspettative di inflazione a breve termine sono scese nella fascia superiore del 2%. Quest’anno invece l’inflazione al consumo potrebbe raggiungere la fascia bassa del 2%, con un tasso annuo del 2,5% (leggermente inferiore alle previsioni di maggio del 2,6%). Inoltre l’inflazione core è stabile al 2,2%.
Per quanto riguarda il PIL, l’economia potrebbe espandersi del 2,4% nel 2024, che è leggermente inferiore alla precedente proiezione del 2,5%. Questo a causa dell’impatto di fattori transitori sul forte PIL del primo trimestre. Nel 2025, la crescita dovrebbe attestarsi intorno al 2,1%, come previsto in precedenza, aiutata dalla ripresa dei consumi, dalla crescita del settore IT e dalle condizioni nei principali paesi.
Dopo la riunione della BoK, il won sudcoreano ha perso terreno rispetto al dollaro. Il cambio è risalito verso 1.340, allontanandosi dal minimo di cinque mesi toccato nei giorni scorsi. Il cambio ha tagliato la Ema200 inviando un messaggio ribassista al mercato (non intaccato dal recente rimbalzo).