Arriva il terzo taglio consecutivo dei tassi di interesse da parte della banca centrale del Canada. L’istituto ha infatti sforbiciato il costo del denaro per 25 punti base, portando il livello dei tassi di interesse al 4,25%.
Il meeting di settembre si chiude così secondo le aspettative del mercato, che ritenevano probabile un ulteriore abbassamento del costo del denaro dopo che era stato al livello record del 5% per 10 mesi di fila.
Secondo la Bank of Canada, l’estensione del ciclo di tagli si giustifica con l’eccesso di offerta nell’economia canadese, che sta facendo pressione al ribasso sull’inflazione, che secondo l’ultimo report è scesa al 2,5%.
Di recente altri dati hanno rivelato che il PIL del Canada è cresciuto a un tasso annuo del 2,1% nel secondo trimestre, il ritmo più alto dal primo trimestre del 2023. Questa cifra supera la crescita rivista dell’1,8% rispetto al trimestre precedente e le aspettative di un aumento dell’1,6%, alleviando i timori di stagnazione.
In linea anche con la necessità di condizioni finanziarie più flessibili, il Consiglio direttivo ha osservato che il mercato del lavoro ha continuato a rallentare negli ultimi mesi, sebbene la crescita salariale rimanga elevata rispetto alla produttività unitaria.
Dopo la decisione della BoC, il dollaro canadese ha guadagnato leggermente terreno rispetto al collega americano, dopo il brusco rimbalzo degli ultimi giorni.
Il cambio USDCAD si muove attorno 1,354, dopo che pochi giorni fa aveva toccato il minimo di cinque mesi a 1,344 raggiunto. A impedire ulteriore slancio è l’andamento debole del petrolio, scivolato sui minimi dallo scorso dicembre.