Chiusura contrastata per le principali borse europee. Mentre gli investitori sono alla ricerca di segnali in grado di chiarire l’entità dei prossimi tagli dei tassi, il brusco calo degli indici Pmi guasta un po’ l’umore. I numeri indicano infatti un rallentamento dell’Eurozona.
La Borsa di Milano chiude in calo, -0,24%, con l’indice a 33.679 punti.
Sul listino principale di Milano si riprendono i titoli dell’automotive: Ferrari, +2,4%, Stellantis +2,29% e Pirelli +1,52%.
Seduta positiva anche per le utility con Hera, +1,69%, Snam +1,66%, Enel +1%.
Le ipotesi di tassa sugli extraprofitti piega le banche: Unicredit è la peggiore (-3,3%) dopo aver acquistato un ulteriore 11,5% di Commerzbank e presentato istanza alla Bce per salire ancora. Vendite anche su Banco Bpm che cede il 2,59%, Intesa -1,88%, Pop di Sondrio -2,02%, Mps -1,47%, Bper -1,56%.
Tra i listini europei, in progresso il di Francoforte +0,61%, Amsterdam +0,65%, Madrid +0,46% e Londra +0,35%. Parigi è piatta.
Wall Street è cauta. Lo segna +0,35%, il +0,12% mentre il +0,49%.