Per la settima riunione consecutiva, la Reserve Bank of Australia (RBA) ha deciso di mantenere invariato il tasso di interesse al 4,35%. Si tratta di una decisione ampiamente attesa dal mercato.
La banca centrale ha precisato però che continua a ritenere la dinamica dell’inflazione troppo elevata. Per questo motivo non esclude alcun tipo di mossa in futuro.
Come sempre, saranno i dati a guidare le scelte nelle prossime riunioni, ma al momento vede ancora la necessità di mantenere la politica monetaria sufficientemente restrittiva per qualche tempo. Tuttavia il governatore Michele Bullock ha precisato che la banca centrale non ha preso in considerazione un aumento dei tassi in questa riunione.
I mercati non prevedono un taglio dei tassi almeno fino a dicembre, con alcuni economisti che si aspettano che la prima mossa avvenga a febbraio o addirittura nel secondo trimestre del 2025.
Nel frattempo, l’inflazione complessiva potrebbe scendere ulteriormente, e la banca centrale prevede che ritornerà nell’intervallo obiettivo del 2-3% entro la fine del 2025.
La decisione della banca centrale ha consentito al dollaro australiano di crescere ulteriormente, dal momento che l’atteggiamento aggressivo della RBA contrasta nettamente con quello della Federal Reserve statunitense, che ha iniziato ad allentare con decisione la politica monetaria.
Il cambio si è affacciato anche sopra 0,685, raggiungendo i livelli più alti di quest’anno. Tuttavia il rendimento dei titoli di Stato australiani a 10 anni è sceso a circa il 3,96%, anche dopo che la Reserve Bank of Australia ha mantenuto invariato il tasso di riferimento.
