Chiusura debole per le borse europee, in una giornata povera di spunti macro. Gli operatori continuano a interrogarsi sull’entità dei tagli da parte della Fed e della Bce nelle prossime riunioni, e sull’evoluzione del quadro geopolitico sempre più deteriorato.
La Borsa di Milano chiude in calo, -0,12%, con il archivia gli scambi a 33.840,54 punti.
In luce Prysmian (+2,1%) e Unicredit (+1,6%), dopo che l’Ad Orcel ha alzato i target sugli utili a 9 miliardi.
Arretra soprattutto Nexi (-3,1%), in un settore dei pagamenti digitali debole a livello europeo.
Scendono anche Stellantis (-1,5%) e Campari (-1,3%).
Nel settore petrolifero sono in rosso Saipem -1,26% ed Eni -1,17%.
Anche il resto d’Europa chiude in calo. Il di Francoforte ha perso lo 0,41% e Parigi lo 0,5%, il di Londra lo 0,17%. Male anche l’Ibex35 spagnolo (-0,3%), in rosso anche Amsterdam -0,12%.
Wall Street chiude contrastata. Lo segna -0,19%, il -0,7% mentre il +0,14%.