Con le sole eccezioni di TRON e NEM, il mercato delle criptovalute sta attraversando una settimana pesantissima, con una debolezza in preoccupante crescendo.
in pochi giorni è passato dall’assalto ai 12mila alla difesa della soglia dei 10mila (che ha pure varcato al ribasso), con un capitombolo del 10% negli ultimi sette giorni.
Alla brusca flessione di Bitcoin vengono date due possibili spiegazioni.
La prima è il raid effettuato il 2 settembre contro uno dei più grandi exchange di criptovalute sudcoreani, Bithumb. Il presidente Lee Jung Hoon è stato arrestato perché sospettato di una prevendita illegale del token BXA. La notizia di questo potrebbe aver causato grande incertezza tra gli investitori nell’importante mercato sudcoreano.
Altre spiegazione che viene data è il crollo del mercato azionario e la ripresa del dollaro USD, con i quali Bitcoin ha avuto in diverse occasioni una certa correlazione (rispettivamente diretta e inversa).
Il crollo di conferma che la zona compresa tra 12.000$ e 12.500$ è un forte range di resistenza. Il prezzo è tornato con forza verso il Fibonacci 61.8 (costruito sul movimenti tra la fine del 2018 e metà 2019) e ha appena infranto un pattern head and shoulders (fonte grafica ).
Quanto successo a si è esteso a tutto il mondo delle crypto.
A parte TRON (+38%) e NEM (+27%), gli ultimi sette giorni sono stati un bagno di sagnue per tutte le crypto della Top20. Anche , che nelle ultime settimane era stato la vera star del settore, è precipitato sotto la soglia psicologica dei 400 dollari.