Ancora una giornata fiacca per le principali Borse europee, dopo che l’inflazione dell’eurozona è salita al 2% annuo, sopra le attese degli analisti, facendo immaginare una BCE più cauta in futuro sul fronte del taglio dei tassi. Anche dagli USA è arrivato un report più caldo sull’inflazione, con l’indice di spesa personale per consumi PCE core salito oltre le attese.
La Borsa di Milano chiude in calo dello 0,64%, con l’indice Ftse Mib a 34.281 punti.
A Piazza Affari si risolleva Stellantis, +2,93%, nonostante una trimestrale debole (ma già abbondandemente prezzata nelle scorse sedute).
Rialzi per Nexi +1,72%, Tenaris +0,9% e Saipem +0,78%.
A pesare sul listino è soprattutto il comparto delle utility, con Erg, -3,19%, Hera -2,11% e A2a -1,91%.
L’effetto conti penalizza Stm, -2,81% e -0,91%. Male anche Campari -2,34% e Cucinelli -2,21%.
Il resto d’Europa chiude ancora in negativo. Parigi -1,05%, il di Francoforte cede lo 0,93%, il di Londra -0,61%.
Andamento negativo a Wall Street. Lo segna -1,53%, il -0,53% mentre il -2,29%.