Giornata pesante per le Borse del vecchio continente, preoccupate dal possibile impatto delle politiche di Trump sull’economia della Eurozona e dagli scenari politici in Germania. Intanto il mercato aspetta il dato chiave di domani sull’inflazione statunitense. Nel frattempo, l’indice Zew ha segnalato un inatteso peggioramento.
La Borsa di Milano chiude in calo del 2,15%, con l’indice Ftse Mib a 33.607 punti.
Stm (+1,1%) termina in controtendenza grazie alle indicazioni incoraggianti del produttore tedesco di chip Infineon.
Le altre due blue chip con il segno più davanti sono Iveco +0,12% e Bper +0,07%.
Mediobanca in coda (-8,1%) dopo i conti. Sottotono anche Prysmian (-5,5%), Brunello Cucinelli (-4,8%) e Amplifon (-4,2%)
Anche il resto d’Europa chiude in calo: Parigi (-2,69%), Francoforte (-2,13%, spicca sul il crollo di Bayer -15,11%, ai minimi da quasi vent’anni), Londra (il segna -1,22%) Madrid (-1,79%), Amsterdam (-1,49%).
Il rally azionario post-elettorale negli Usa perde slancio. Lo segna -0,07%, il -0,54% mentre il -0,09%.