Comincia con uno sprint la settimana del dollaro sul mercato valutario. Il biglietto verde recupera una discreta fetta delle perdite accumulate durante la settimana scorsa (-1,6%), che era stata la prima in rosso degli ultimi due mesi.
Il risale oltre quota 106,5, spinto dalle ultime tensioni accese da Trump, proprio riguardante le valute. Il presidente eletto ha infatti minacciato i BRICS dal creare una loro valuta comune – BRICS Pay – alternativa al dollaro o comunque di sostenerne un’altra, altrimenti dovranno affrontare dazi al 100%.
Il gruppo dei BRICS è originariamente composto da Russia, Cina, Brasile, India e Sudafrica, ai quali si aggiungono da quest’anno altri cinque membri dall’Africa (Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, Iran).
La corsa del biglietto verde è alimentata anche dal nervosismo politico in Europa, e in special modo in Francia. Il National Rally di estrema destra ha sollevato il rischio di un voto di sfiducia questa settimana, che potrebbe far cadere il primo ministro Michel Barnier.
I trader si stanno ora preparando per i dati economici chiave previsti questa settimana, tra cui i PMI, i JOLT e soprattutto il rapporto sull’occupazione, per farsi un’idea ulteriore dei piani della Fed per il meeting di politica monetaria di dicembre.