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BCE, tutto come previsto: taglio di 50 pb. L’EURUSD resta in zona 1,05

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Il consiglio direttivo ammette di aver valutato anche un taglio più massiccio, ma l’inflazione ancora non è stata sconfitta

Come ampiamente atteso, la BCE ha deciso oggi di ridurre di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento. Quello sui depositi presso la banca centrale, sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di rifinanziamento marginale saranno ridotti rispettivamente al 3,00%, al 3,15% e al 3,40%.
Si tratta della quarta riduzione nel ciclo attuale.

Anche se la decisione finale è stata unanime, il Consiglio direttivo ha ammesso di avere valutato anche la possibilità di tagliare i tassi di 50 punti base. Tuttavia alla fine si è deciso per un approccio più soft, perché nonostante l’economia stia chiedendo stimoli, sull’inflazione “non c’e’ ancora una vittoria, non e’ ancora ‘missione compiuta“.


Secondo gli esperti della Bce, la ripresa economica sarà più lenta di quanto indicato nelle proiezioni di settembre (lo evidenziano gli indicatori basati sulle indagini congiunturali), tanto da indurre l’istituto a tagliare le stime di crescita. Adesso gli esperti vedono una crescita economica dello 0,7% nel 2024 (da 0,8% di settembre), dell’1,1% nel 2025 (da 1,3%), dell’1,4% nel 2026 (da 1,5%) e dell’1,3% nel 2027.


Il taglio dei tassi da parte della BCE non ha cambiato granché lo scenario per l’euro, che resta debole rispetto al dollaro. Il cambio viaggia verso 1,05, in prossimità dei minimi di due anni toccati a fine novembre. Sulla debolezza della valuta unica incidono anche le incertezze politiche in Francia e Germania.

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