Arriva una forte delusione dagli ultimi dati macro del Regno Unito. Hanno infatti mancato le aspettative sia il PIL che la produzione industriale e manifatturiera, rendendo così più incerto il percorso monetario della Bank of England, che si riunirà settimana prossima.
A ottobre l’economia britannica si è inaspettatamente contratta dello 0,1% su base mensile, dopo un calo simile vissuto a settembre. Il mercato si aspettava invece un rimbalzo positivo dello 0,1%.
Altra delusione è giunta dalla produzione industriale, diminuita dello 0,6% su base mensile. Anche in questo caso il mercato si aspettava tutt’altro scenario, con un aumento dello 0,3%. Si tratta del secondo mese consecutivo di calo dell’attività industriale. Su base annua, la produzione industriale è scesa dello 0,7% nell’ottobre 2024, rispetto alle aspettative del mercato di un aumento dello 0,2%.
Male anche la produzione manifatturiera, scesa dello 0,6% su base mensile a ottobre, rispetto alle previsioni di un aumento dello 0,2%. Se non altro il calo si è attenuato rispetto all’1% del mese precedente. Su base annua, la produzione manifatturiera non ha mostrato alcun aumento in ottobre, dopo un calo dello 0,7% in settembre.
Questi dati evidenziano le sfide che il governo UK deve affrontare per diventare l’economia del G7 con la crescita più rapida, come affermato dal Primo Ministro Keir Starmer
settimana scorsa.
I dati più deboli del previsto hanno alimentato le speranze di tagli anticipati dei tassi da parte della Banca d’Inghilterra nel 2025. Tuttavia, si prevede che la BoE manterrà i tassi stabili nella riunione della prossima settimana. Il governatore Andrew Bailey ha indicato un approccio cauto all’allentamento monetario, con tagli graduali dei tassi probabili nel 2025.
La sterlina britannica è scesa a 1,263 dollari (), avvicinandosi ai minimi di sei mesi toccati a fine novembre. Intanto il rendimento dei gilt decennali del Regno Unito è sceso al 4,36%, ma rimangono vicini al livello più alto in oltre due settimane.