Dopo i dati positivi della scorsa settimana che avevano alimentato il recupero dello Yuan (spingendolo sui massimi da novembre scorso), stavolta la Cina pubblica un report macro deludente che innervosisce di nuovo gli investitori.
Alla vigilia del Capodanno Lunare, che da martedì terrà chiusi i mercati finanziari cinesi, l’indice Pmi manifatturiero è scivolato sotto quota 50 a gennaio, tornando in zona contrazione. Il report indica 49,1 punti contro i 50,1 di dicembre, che era lo stesso valore che si aspettavano i mercati.
In calo anche il Pmi non manifatturiero, che è scivolato a 50,2, in calo rispetto al massimo di 9 mesi di 52,2 di dicembre e del consensus.
Inoltre, i profitti industriali sono diminuiti per il terzo anno consecutivo nel 2024, ma a dicembre hanno registrato un aumento dell’11% su base annua.
Questa doccia fredda ha frenato lo slancio dello yuan, che non si è mosso da circa 7,26 per dollaro () malgrado il biglietto verde americano stia vivendo una giornata negativa (il è sceso sotto 107,5 di lunedì, livello più basso in oltre un mese).
L’andamento dell’ verrà influenzato in modo forte dalle prossime politiche commerciali di Donald Trump, che continua a minacciare dazi a danno di Pechino.