Nell’ultima seduta di questa settimana i listini europei hanno chiuso in ordine sparso, dopo aver vissuto giorni intensi e ricchi di avvenimenti (hanno spiccato i meeting di Fed e BCE). Oggi intanto il dato sull’inflazione PCE statunitense è stato in linea con le previsioni. Sullo sfondo rimangono le preoccupazioni per la politica commerciale di Trump, che continua a minacciare dazi.
A Milano l’indice FTSE MIB ha chiuso la seduta con un guadagno dello 0,12% a 36.471 punti.
Sul principale listino Milanese ha brillato soprattutto STM (+2,9%) che ha rimbalzato dopo il crollo avvenuto ieri beneficiando dei conti di Apple e Intel. Seduta positiva anche per Leonardo (+2,2%) e Prysman (+1,3%).
La giornata invece è stata negativa per Campari (-1,2%) e Iveco (-1%), vittima dei realizzi dopo i guadagni di ieri.
Giornata fiacca per le banche. Il titolo più negativo è 0-,89%, seguita da Mediobanca -0,78% e -0,58%.
Poco mosse le altre borse europee. Timidi di guadagni per il tedesco (+0,1%) e il Cac40 francese (+0,1%), mentre arretra l’Ibex35 spagnolo (-0,4%). Bene il di Londra +0,34%, al top di sempre, e Amsterdam +0,32%.
Sale Wall Street. Lo segna +0,70%, il +0,13% mentre il +1,27%.