I numeri riguardo alla disoccupazione, il calo delle vendite al dettaglio e il timore di una crisi che probabilmente sarà più lunga del previsto, non fermano la marcia del dollaro che estende i suoi recenti guadagni e si aggira sui massimi di un mese contro l’euro.
Gli investitori hanno nel frattempo “digerito” il pacchetto di stimoli da 1,9 trilioni di dollari, che è stato presentato del neopresidente Joe Biden.
Il piano include 1 trilione di dollari in aiuti alle famiglie, 350 miliardi di dollari per i governi statali e locali e 160 miliardi di dollari per espandere gli sforzi di vaccinazione e altri programmi sanitari.
Il biglietto verde è così sceso anche sotto 1,21 contro l’euro (), livello che non si vedeva da inizio dicembre.
L’euro è stato penalizzato dall’aumento dei casi e dei decessi da Covid, ma anche da alcuni sviluppi politici in tutta Europa (lo scandalo in Olanda, la crisi in Italia e l’attesa per il nuovo leader del partito CDU del Cancelliere Merkel). Nel frattempo, i verbali dell’ultimo meeting della BCE hanno mostrato che i responsabili politici potrebbero decidere di non utilizzare il PEPP completamente.
Al momento tuttavia non ci sono argomenti così solidi da far pensare a una possibile inversione di tendenza della coppia . A meno che non si verifichi una variazione significativa dei tassi di interesse reali a favore del dollaro, o con l’inflazione Usa in improvviso forte ribasso.