Il petrolio continua a muoversi in modo altalenante oltre la soglia dei 50 dollari al barile, senza trovare spunti per crescere ancora, soprattutto dopo il dato sulle scorte che settimana scorsa ha evidenziato un aumento a sorpresa di 4,4 milioni di barili.
Il prezzo del barile è salito oltre $ 52 al barile, mentre il si muove oltre 55 $.
Sono soprattutto due gli elementi che in questo momento catalizzano l’attenzione degli investitori.
Da una parte l’andamento del Covid, che è stato il motivo scatenante del tracollo visto in primavera, e che dopo la ripresa continua ad ostacolare ulteriori rialzi.
L’aumento dei casi di Covid e la marcia al rilento delle campagne di vaccinazione sia in USA che in Europa, di fatto spostano in là nel tempo la piena rirpesa della domanda di carburante.
Il tutto mentre emergono una serie di varianti del virus, potenzialmente più infettive e forse anche più letali.
L’altro elemento che viene monitorato con attenzione, è il quadro politico negli USA.
Biden ha annunciato un grande pacchetto di stimoli (1900 trilioni di dollari), che di sicuro avrebbero effetti molto positivi sulla domanda di petrolio. Tuttavia siamo ancora nella fase di colloqui con repubblicani e democratici moderati, che temono una spirale pericolosa del deficit pubblico.
Nel frattempo il presidente ha firmato due ordini esecutivi per dare aiuti economici immediati agli americani messi in ginocchio dalla pandemia.