Il dollaro inverte parzialmente la rotta verso il basso, dopo che gli investitori hanno digerito alcuni dati macro degli Stati Uniti.
In un primo momento la valuta statunitense si era apprezzata, poiché i timori per le sopravvalutazioni nei mercati azionari e l’indicazione della Fed di un rallentamento del ritmo di ripresa (dopo aver lasciato la politica invariata), avevano spinto la domanda di rifugio sicuro.
I dati macro hanno poi rilanciato l’appetito al rischio. Il PIL è cresciuto del 4% annualizzato nel quarto trimestre, in linea con le previsioni e dopo essere salito alle stelle del 33,4% nel terzo trimestre. Una buona notizia è che le richieste iniziali di sussidio di disoccupazione sono scese per la seconda settimana a 847.000, anche se non sono andate secondo le attese (875mila).
Restano comunque persistenti le preoccupazioni per l’aumento dei casi di virus e la potenziale interruzione del lancio dei vaccini. Intanto, rimane sullo sfondo l’attesa per i nuovi piani di stimolo economico di Biden.
