Si muovono poco i listini europei, e lo fanno in modo contrastato dopo una seduta seduta ancora caratterizzata dalle preoccupazioni circa le prospettive di ripartenza dell’inflazione, mentre i rendimenti dei Treasury sono di nuovo vicini all’1,5%. Intanto è in corso la riunione dell’Opec+, che sta spingendo i petroliferi dopo che l’Arabia Saudita valuta un ulteriore taglio della propria quota.
La seduta a Piazza Affari, caratterizzata dalle vendite su materie prime e tecnologici, si chiude per il con un rialzo dello 0,2%, terminando a 23.093,1 punti.
Sul listino milanese viaggiano bene i comparti utility (+2,43%), alimentare (+2,22%) e petrolio (+2,15%). Scendono chimico (-4,00%), tecnologia (-3,32%) e materie prime (-2,34%).
Molto tonica Enel (+2,85%) che risale dai minimi a quattro mesi a cui era scivolato ieri. Corrono i petroliferi: Tenaris +3,55% (miglior titolo del giorno), Saipem +3,49% ed Eni +2,24%.
Bene oggi anche Telecom Italia (+2,58%).
La debolezza del Nasdaq pesa sui titoli europei del settore: Stmicroelectronics ha perso il 3,59%, chiudendo in coda al Ftse Mib.
Continua il momento negativo di Amplifon (-1,62%) reduce dal tracolo della vigilia a seguito dei numeri 2020 che non hanno convinto gli investitori
Nel resto d’Europa, a Parigi il Cac40 ha chiuso invariato (+0,01%) mentre a Francoforte il è sceso dello 0,17%. La migliore è Madrid (+0,2%). Londra scende dello 0,37%.
Parte debole Wall Street, che però poi migliora prima che le parole di Powell non facciano rovesciare tutto. Alla fine lo segna -1,34%, il -1,11% e il -2,11%.
