Incredibile mossa di Erdogan. Il presidente turco ha deciso di “licenziare” il governatore della CBRT, Naci Agbal, che settimana scorsa aveva proceduto a un aumento dei tassi di interesse per salvare il salvabile. Ma al sultano turco i tassi alti non piacciono (la sua assurda teoria è che siano meglio i tassi bassi per contrastare l’inflazione), e così l’ha rimosso.
Al suo posto è stato nominato l’economista Sahap Kavcioglu, molto vicino al partito del Presidente (che pubblicamente ha già detto di appoggiare le idee del sultano).
Risultato? La Lira turca è precipitata immediatamente, arrivando a perdere il 10% in un sol colpo sia contro il dollaro () che contro l’euro (EURTRY).
Il governatore Agbal è durato in carica solo 5 mesi. Aveva preso il posto di Uysal, un “signorsì” al guinzaglio di Erdogan che gli aveva imposto tagli al costo del denaro dannosissimi. Avevano infatti portato a una inflazione galoppante, una svalutazione continua della Lira e a un assottigliamento pericoloso delle riserve della banca centrale (costretta a usarle a più rirpese per arginare il crollo della valuta).
Con la nomina di Agbal, a novembre scorso, lo scenario era cambiato: il nuovo governatore aveva spinto i tassi all’insù di 875 punti base. La Turchia stava a fatica recuperando un pochino di credibilità internazionale, ma molti non si fidavano del tutto. E avevano ragione.
Ergogan ha ancora una volta dimostrato ai mercati la sua insofferenza verso l’autonomia della banca centrale.
La Lira intanto si sta riavvicinando a quota 8,00 col dollaro (USDTRY).