Tutto secondo le previsioni. Il governatore della BCE annuncia il nulla di fatto. Nel senso che ha ribadito la determinazione dell’Eurotower di continuare nel programma di stimoli monetari condotto finora. La Banca Centrale Europea ha mantenuto lo status quo, ha tenuto invariati i tassi di interesse e il piano di acquisti di titoli.
Il Quantitative Easing andrà avanti almeno fino a marzo 2017. Eventualmente anche oltre, ove fosse necessario, e comunque finché l’inflazione non si riporterà in linea all’obiettivo della banca centrale, ovvero il 2%.
Come era nelle aspettative dei mercati, quindi, ogni decisione su nuovi scenari sarà comunque presa nel prossimo meeting del consiglio direttivo, a dicembre. Anche perché nel frattempo si conoscerà l’esito delle elezioni USA e quel che farà la FED.
Fino ad allora si andrà avanti con il programma di acquisto di bond da 80 miliardi al mese.
Mario Draghi ha risposto anche a una domanda sul “tapering”, che secondo indiscrezioni di qualche giorno fa, sarebbe una delle ipotesi al vaglio della BCE. «Avete dato credito alle parole di qualcuno che non era informato sull’esatto stato della situazione e che non aveva idea», ha tagliato corto Draghi.
