E’ continuata anche oggi la marcia positiva dell’oro. La domanda per il metallo rifugio per eccellenza è in aumento da diversi giorni, in viaggio attorno quota 1.230 dollari.
I prezzi per il Gold metal stanno avanzando per la quarta sessione di fila, sulla scia di alcuni aspetti macro relativi agli USA e alle crescenti tensioni geopolitiche dopo l’altro test missilistico effettuato dalla Corea del Nord.
Sotto il primo punto di vista, sul prezzo dell’ sta pesando il [b+sentimento del mercato riguardo un possibile slittamento dell’aumento del costo del denaro da parte della FED. L’ipotesi che avvenga a giugno non è più così concreta, e questo zavorra un po’ il biglietto verde (e di conseguenza avvantaggia il metallo preziozo).
Sotto il secondo punto di vista, è chiaro che l’ beneficia del clima di tensione internazionale, visto il suo ruolo di bene rifugio.
Ricordiamo ad esempio quanto successo nell’ultimo periodo.
Dalla quotazione di 1.295 dollari l’oncia, che era stata raggiunta verso la metà di aprile quando si era nel pieno della tensione Usa-Corea del Nord, si era scesi vertiginosamente dopo il successo di Macron in Francia, con una perdita di valore del 5% in dollari in sole 2 settimane, fino a quasi 1.220 per oncia.
Dal punto di vista tecnico, la spinta rialzista quindi c’è ed è anche sostenuta.
Come vediamo sulla webtrader , il prezzo dell’oro si aggira attorno ai 1230 dollari/oncia, ma l’inversione di rotta potrebbe portarlo a testare l’area dove si trovano le due medie mobili.
Se il prezzo dovesse rompere sopra il livello dei 1240 dollari, allora l’andamento rialzista dell’ potrebbe proseguire ulteriormente. In assenza di segnali fortemente negativi, non sono attesi grossi stravolgimenti della situazione in atto.