Dopo essere scivolata sotto la soglia del 10% durante il mese di agosto, l’inflazione in Turchia è tornata a segnare una inversione di tendenza, arrivando a quota 10,68% secondo i dati resi noti ieri da Turkstat.
Non ha sorpreso gli analisti questo cambio di rotta ma il suo ammontare, visto che si riteneva sarebbe arrivata al 10,2%. La Banca centrale turca aveva alzato la previsione sull’inflazione del 2017 all’8,7 per cento, un livello che peraltro era già molto lontano dal target fissato dalla CBRT, che è del 5%.
Cresce anche l’indice dei prezzi alla produzione, giunto a quota 16,34% (aumento molto deciso proprio ad agosto). L’indice PMI è salito oltre quota 55, segno che siamo in una fase di espansione e non di contrazione.
Sotto il profilo valutario, la Lira turca sta guadagnando terreno contro il dollaro () ed è giunta a livelli che non si vedevano dalla fine del 2016 (ricordiamo che dopo l’elezione di Trump ci fu una impennata del cross UsdTry). La coppia viaggia a quota 3.4298, come possiamo vedere sulla piattaforma .
Stabile invece il cambio a 4,0957.
La Banca Centrale Turca ha mantenuto i tassi fermi all’8% dallo scorso mese di novembre, e al momento pare avere poco margine di manovra per allentare la politica monetaria proprio a causa dell’inflazione galoppante. Resta comunque fiduciosa che la ripresa economica possa trarre beneficio dall’attuazione delle riforme strutturali. La prossima riunione di politica monetaria è fissata al 14 settembre 2017.