Scendono sia inflazione che PIL in Svezia. La due giorni di dati macro regala al paese scandinavo poche soddisfazioni. Ieri la Statistiska Centralbyran ha comunicato che i prezzi al consumo sono al livello di crescita del 2,1%, in discesa rispetto al valore precedente ma comunque ancora oltre il target del 2% fissato dalla Riksbank.
Il fatto che l’inflazione sia rimasta oltre il target, però ieri ha alimentato l’ipotesi di un rialzo dei tassi da parte della Riksbank, spingendo (sempre ieri) la Corona svedese sull’euro (+0,45%, EurSek a 9,534) vicino ai massimi di agosto.
Ricordiamo che settimana scorsa l’istituto centrale svedese ha reiterato la propria impostazione di politica monetaria, lasciando il tasso al livello minimo negativo (tali sono dal 2015) del -0,5%. L’intento è quello di stabilizzare l’inflazione con una politica monetaria ancora espansiva. Anche per questo il programma di acquisto di asset è previsto che prosegua fino alla fine di quest’anno.
Oggi però il dato sul PIL è crollato inaspettatamente al 3,1% dal precedente valore del 4%, del quale gli analisti si attendevano una conferma. Questo report ha agito in senso opposto al precedente, riducendo di nuovo le aspettative su un prossimo rialzo dei tassi da parte della Riksbank. Tanto il cross EurSek quanto UsdSek sono infatti in lieve ascesa.
