Come era prevedibile, giovedì la Banxico ha deciso di non procedere ad alcuni ritocco del costo del denaro. Tramite una decisione unanime, la banca centrale messicana ha deciso di mantenere invariati i tassi al 7%.
Secondo l’istituto centrale c’è un rischio che la pressione inflazionistica possa crescere nel prossimo periodo, come effetto dei recenti eventi sismici (che incidono sull’approviggionamento dei beni di prima necessità).
C’è inoltre una certa attenzione da dedicare agli sviluppi nel rapporto con gli Stati Uniti, che hanno varato una nuova era nella politica fiscale (la riforma Trump è stata appena annunciata) e potrebbero presto anche ritoccare ulteriormente i tassi di interesse.
Sul mercato valutario intanto il peso messicano è in costante deprezzamento contro il dollaro. Nel corso dell’ultima settimana il cross ha infatti guadagnato il 2,5%, e dalla quotazione di 17,639 che aveva la coppia lo scorso 20 settembre si è giunti al valore di 18,224 di chiusura mese.