I dati macro USA riguardo il lavoro, pubblicati in chiusura di settimana scorsa, hanno evidenziato che la crescita dell’economia Cinese resta ancora inarrivabile da parte del gigante americano.
I mercati hanno così smorzato le aspettative che la FED possa ritoccare prima del previsto i tassi, penalizzando il dollaro e spingendo al tempo stesso lo Yuan cinese sui massimi di 3 anni, cosa che era successa l’ultima volta a fine gennaio.
Il cambio è arrivato infatti a scendere a 6,40, coronando un lungo periodo di trend che era iniziato in aprile (con le ultime 5 settimane chiuse sempre in guadagno sul biglietto verde), in contemporanea al declino dei rendimenti dei Treasury Usa.
da parte sua, l’economia cinese invece ha di recente evidenziato solidi dati commerciali e miglioramenti nei fondamentali economici.
La crescita delle esportazioni è aumentata inaspettatamente ad aprile, e l’export sarà un pilastro fondamentale per la crescita di Pechino.