Con una mossa che ha colto in contropiede i mercati, la Banca centrale del Messico ha deciso di aumentare il tasso di riferimento di 25 bps al 4,25%.
I policy makers hanno affermato che la ripresa dell’economia messicana ha registrato un significativo rimbalzo a marzo e più moderato ad aprile, ma è probabile che nei prossimi mesi ci sarà un ulteriore miglioramento.
Per quanto riguarda l’inflazione, le aspettative per quella primaria e di fondo nel 2021 sono nuovamente aumentate, mentre l’inflazione a medio e lungo termine è rimasta relativamente stabile su livelli superiori all’obiettivo del 3%.
Nel frattempo il tasso di disoccupazione è sceso al 4,0%, inferiore alle aspettative del mercato del 4,5%. Gli ultimi dati hanno mostrato un netto miglioramento nel mercato del lavoro.
Dopo la decisione della Banxico, il peso messicano è tornato a salire rispetto al dollaro ( verso la soglia dei 20,00), dopo le forti oscillazioni degli ultimi tempi.
Qualche settimana fa la valuta messicana era salita sui massimi di 6 mesi ( a quota 19,70), salvo poi retrocedere bruscamente dopo il meeting della FED settimana scorsa. Inoltre un effetto zavorra l’ha avuto anche l’outlook negativo dell’agenzia Standard&Poor’s, a seguito della sconfitta elettorale del presidente Obrador, che ha perso i seggi necessari per approvare facilmente le riforme.