Una delle notizie più importanti per l’economia statunitense – e di riflesso per quella globale – è l’accordo bipartisan su investimenti in infrastrutture da 1.200 mld, raggiunto tra Democratici e Repubblicani.
L’accordo comprende nuovi stanziamenti per strade, ponti e altri progetti infrastrutturali, e finirà per avere ripercussioni importanti su molte società quotate, e di riflesso anche su alcuni ETF.
Uno di questi è il .
Questo fondo segue il Select Sector Index (In genere investe almeno il 95% del suo patrimonio totale nei titoli che compongono questo indice) e comprende società dei settori chimici, metalli e miniere, carta e prodotti forestali, contenitori e imballaggi e materiali da costruzione.
Gestisce quasi 10 miliardi di dollari.
Dopo il crollo durante la fase acuta della pandemia, durante la quale il precipitò anche sotto quota 40, c’è stata una formidabile ripresa che ha portato la quotazione a lambire quota 90.
Dal punto di vista tecnico, siamo in una fase molto delicata perché nelle ultime settimane l’XLB ha avuto una forte correzione, che ha portato alla violazione della EMA50, che nell’ultimo anno aveva funzionato perfettamente da supporto (fonte grafica broker ).
La violazione di questo livello ha aperto a degli interrogativi sulla tenuta del trend ascendente del .
Tuttavia, il piano bipartisan sulle infrastrutture potrebbe essere la miccia che innesca una nuova corsa verso l’alto, che avrebbe come target prima il superamente della EMA50, e poi i massimi sui 90 euro.
Al ribasso invece va tenuta anzitutto d’occhio la soglia psicologica degli 80.