Le attese minute della FED raffreddano un poco l’ipotesi di un tapering prematuro. Secondo la banca centrale americana, non ci sono ancora quei sostanziali progressi dell’economia, tali da giustificare una riduzione dello stimolo economico.
In particolar modo i banchieri della Federal Reserve ritengono ancora lontani gli obiettivi sull’occupazione, nonostante i miglioramenti delle ultime settimane.
Il recente rapporto sull’occupazione della scorsa settimana ha mostrato uno scenario misto poiché la crescita dell’occupazione è aumentata, ma il tasso di disoccupazione è aumentato e l’inflazione dei salari è diminuita.
Ad ogni modo, la view resta ottimista, dal momento che la FED si attende altri progressi in futuro.
Nell’ultimo meeting, la banca centrale statunitense ha deciso di mantenere i tassi allo 0-0,25%, e di lasciare invariato al ritmo di almeno 120 miliardi di dollari al mese il programma di acquisto di titoli di Stato (80 miliardi) e titoli garantiti da mutui ipotecari (40 miliardi).
I banchieri della Federal Reserve non prevedono un rialzo dei tassi d’interesse almeno fino al 2022.
Il dot plot indica che 7 componenti prevedono aumenti dei tassi d’interesse nel 2022; a marzo erano quattro, a dicembre solo uno. I componenti che prevedono un aumento nel 2023 sono ora 13, mentre a marzo erano sette, a dicembre solo cinque.
Dopo la decisione della FED, l’indice del dollaro USA si è mantenuto stabile ai massimi di 13 settimane a 92,6.
Il cambio ERUUSD si aggira verso 1,18, dopo essere sceso in giornata sotto tale soglia, vicino ai livelli più deboli dall’inizio di aprile.