La Cina procede ad un allentamento monetario e lo Yuan rimane sui minimi di 3 mesi rispetto al dollaro.
Pochi giorni fa il Consiglio di Stato cinese aveva fatto appello People’s Bank of China – la banca centrale – affinché ci muovessero per agevolare i prestiti alle imprese.
La mossa, che aveva sollevato timori per un rallentamento nella seconda economia più grande, ha avuto un seguito perché venerdì la PBoC ha effettivamente tagliato il coefficiente di riserva obbligatoria (RRR) di 50 bps per tutte le banche.
La misura libererà circa 1 trilione di CNY in liquidità a lungo termine, per aiutare a stimolare la crescita.
Lo yuan inizialmente si era indebolito, col cambio rispetto al dollaro (USDCNY) salito oltre 6,49 tornando sui livelli più altri in 3 mesi, ma si è poi stabilizzato verso 6,485.
D’altro canto, il dollaro è rimasto al massimo di 3 mesi poiché i verbali dell’ultima riunione della Fed hanno mostrato che i funzionari non erano pronti a stabilire una linea temporale per ridimensionare gli acquisti di asset, a causa dell’incertezza sulle prospettive economiche.
Tuttavia, lo Yuan rimane più forte del 9% rispetto a maggio dello scorso anno, poiché la Cina si è ripresa dalla pandemia di coronavirus molto prima rispetto ad altri paesi, rendendo le sue attività più attraenti per gli investitori globali.