La People’s Bank of China (PBoC) ha mantenuto stabile il tasso di interesse il 15esimo mese consecutivo a luglio.
Il costo del denaro di riferimento per imprese e famiglie, il loan prime rate (LPR) a un anno, resta infatti invariato al 3,85%, quello quinquennale al 4,65%.
Negli ultimi giorni erano cresciute le aspettative di un taglio, dopo che la banca centrale ha abbassato il coefficiente di riserva obbligatoria di 50 punti base a metà 15 luglio, rilasciando così 1 trilione di yen per sostenere la ripresa economica.
Ma i policy makers hanno scelto di lasciare per il momento tutto fermo.
Sul mercato valutario intanto lo yuan cinese sta vivendo una fase di debolezza rispetto al dollaro. Il cambio USDCNY infatti si aggira sui massimi di 10 settimane poco sotto quota 6,50, dopo che la PBOC ha fissato il tasso medio a 6,4855 per dollaro, il livello più debole dal 6 maggio.
Tuttavia, lo yuan rimane più robusto del 9% rispetto a maggio dello scorso anno, poiché la Cina si è ripresa dalla pandemia molto prima rispetto ad altri paesi, rendendo le sue attività più attraenti per gli investitori globali.