Non arrivano grandi novità dall’atteso meeting della BCE. La Banca centrale europea infatti mantiene i tassi di interessi ai minimi storici (0% sulle operazioni di rifinanziamento principali, 0,25% sulle operazioni di rifinanziamento marginale e meno 0,50% sui depositi presso la stessa banca centrale).
Conferma inoltre anche gli acquisti del piano anti-pandemico PEPP, che saranno condotti a un ritmo “significativamente più elevato rispetto ai primi mesi dell’anno” e le altre misure di quantitative easing.
Gli acquisti netti nell’ambito del programma APP – precedente alla pandemia – continueranno a un ritmo mensile di 20 miliardi di euro.
La BCE si impegna a mantenere un orientamento di politica monetaria costantemente accomodante per raggiungere il suo obiettivo di inflazione simmetrica del 2%, che di recente ha introdotto con la revisione della strategia di politica monetaria.
Siccome le prospettive di inflazione a medio termine sono ancora ben al di sotto dell’obiettivo del Consiglio direttivo, la BCE “prevede che i tassi di interesse chiave della BCE rimangano ai livelli attuali o inferiori” finché non verrà centrato il target di inflazione.
Grande interesse c’era soprattutto per le parole della Lagarde.
“L’attuale aumento dell’inflazione dovrebbe essere in gran parte temporaneo”, e rimarrà “nel medio termine ancora ben al di sotto del nostro obiettivo“. Sui tassi “non c’è stata unanimità ma una schiacciante maggioranza su come calibrare questa guidance“. La Bce sarà paziente: “nessuno di noi vuole una stretta prematura“.
L’istituto di Francoforte prevede che “l’attività economica tornerà ai livelli pre-crisi nel primo trimestre del prossimo anno, tuttavia c’è ancora molta strada da fare prima che i danni all’economia causati dalla pandemia siano compensati.”
Riguardo alla variante Delta, Lagarde ritiene che “certe restrizioni e lockdown potranno rimanere nel terzo e quarto trimestre del 2021“.
Sul fronte valutario, l’euro si è mosso poco dopo il meeting della Eurotower, anche perché tutto sommato è stato confermato quello che si pensava.
Le parole della Lagarde e poi il dato sul lavoro giunto dagli USA, hanno però spinto di nuovo il cambio EURUSD sotto 1,18.
In generale la valuta unica si muove in lieve perdita su quasi tutte le valute principali. Le più massicce contro la sterlina: EURGBP -0,59%.