Gli scivoloni delle Borse cinesi per via della stretta di Xi Jinping sull’economia, l’attesa delle trimestrali dei big tecnologici americani ma soprattutto del meeting della FED di domani, ha messo ancora il freno ai principali indici europei, che hanno perso almeno mezzo punto percentuale.
L’indice di Piazza Affari ha ceduto lo 0,83%, archiviando la giornata a 25.086,55 punti.
Tra i 426 titoli trattati, 129 azioni hanno chiuso la sessione odierna in progresso, mentre 260 hanno chiuso in ribasso. Invariati i restanti 37 titoli.
Tra i best performers di Milano, spicca Campari (+3,16%) grazie all’accelerazione delle vendite nel secondo trimestre (+37% a livello semestrale).
Bene anche Terna (+0,96%), A2A (+0,88%) e Snam (+0,84%).
Le vendite hanno penalizzato auto, retailer e settore tech. Si muovono a tinte miste i titoli del risparmio gestito: bene Finecobank e Banca Mediolanum mentre realizzi su Banca Generali (-2%) dopo la semestrale record.
Nel giorno del suo ritorno in Borsa, dopo due anni e mezzo di assenza, Banca Carige non riesce a fare prezzo per tutta la seduta.
Tra i mercati del Vecchio Continente è debole Francoforte, in flessione dello 0,64%. Sotto la parità Londra -0,42%, e calo per Parigi -0,71%.
Wall Street intanto chiude in calo. Lo segna -0.47%, il -0.24% mentre il -1.21%.